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IL SOGNO DI NAPOLEONE: Foro Bonaparte, Arco della Pace e corso Sempione

itinerario guidato da Monica Torri, architetto e guida turistica

napoleone

Il sogno di Napoleone

Breve ma decisamente intensa, la stagione napoleonica di Milano occupa meno di vent’anni fra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Prima di spegnere i suoi fasti con il ritorno dell’Austria, sancito dal Congresso di Vienna del 1815. È un ventennio di grandeur che lascia tracce importanti sulla città, elevata dall’ambizione di Napoleone al rango di Capitale del Regno Italico. Se, infatti, all’imperatore si lega la memoria dei suoi celebri “furti” d’arte, che nobiliteranno il Louvre (con la Gioconda, per esempio), è pur vero che a lui si deve l’apertura della Pinacoteca di Brera. Museo gemello di quello parigino. Ce lo ricorda il Napoleone di Canova che si erge nel suo cortile.

Sempre a Napoleone si devono il completamento della facciata del Duomo. Scenografica quinta della sua incoronazione con la Corona Ferrea; il rifacimento delle porte neoclassiche dei Bastioni, di cui resta la Porta Ticinese del Cagnola o i caselli daziari di Porta Venezia e anche l’Arena. Sede di gare e naumachie.

Ma più di tutti Napoleone si concentrò sul Castello. Che nelle sue intenzioni doveva costituire il cuore amministrativo di Milano, con una veste neoclassica tutta nuova e un giro di edifici pubblici attorno a una piazza immensa. Culminante con l’Arco della Pace e con quel viale in direzione di Parigi che emulava gli Champs Elysées. Né l’Arco né la trasformazione del Castello furono completati, ma la grandezza e la forza di quel progetto rimase fino a quando, quasi cento anni dopo, vide la luce il nostro Foro Bonaparte.

  • durata visita 1 ora e 30 minuti circa
  • l’itinerario è completamente in esterno ed è fattibile in qualsiasi orario dalla primavera all’autunno, in estate anche in orario serale