itinerario a piedi guidato da Monica Torri, architetto e guida turistica

Negli anni Settanta, lo spazio vuoto e desolato compreso tra la memoria del Naviglio sforzesco e quella dei binari che lo fiancheggiavano era, semplicemente, il luogo in cui approdavano i tendoni circensi a Milano. Trent’anni più tardi, trapezi e clown lasciavano il posto all’operoso villaggio che dava vita ai grattacieli avveniristici di Porta Nuova.
Ci volle Expo per fare di questo spazio inedificato un inatteso campo di grano: una dorata installazione di Land Art, firmata dall’americana Agnes Denes, che simbolicamente riconnetteva l’area del cantiere più nuovo della città a una memoria agricola ormai lontana.
Oggi, che le guglie specchiate sono ormai parte consolidata del volto moderno di Milano, la Biblioteca degli Alberi può dirsi finalmente avviata: sentieri che come nastri chiari connettono i luoghi della città; foreste circolari ancora acerbe, ma già riconoscibili, compongono un labirinto di “stanze” verdi che accolgono una popolazione, già fitta, di amanti del verde o di semplici viandanti in cerca di natura, mentre poetici messaggi scritti sui percorsi e raccolti tra la gente del quartiere “firmano” il nuovo parco milanese.
Ben prima che i suoi alberi raggiungano l’imponenza necessaria per ombreggiare uomini e cose, la Biblioteca degli Alberi è già uno dei più amati parchi cittadini.
Percorso tra alberi e….. immaginazione, alla scoperta dei Giardini di Porta Nuova.






- durata visita 1 ora e 3 min circa
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